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  • Immagine del redattoreChiara Proietto

5 Cose da fare a Tortorici, la città delle campane di Sicilia

Aggiornamento: 6 dic 2022

Tra i paesi del Parco dei Nebrodi non può mancare Tortorici, una piccola cittadina dalla storia remota. Ecco cosa non puoi perderti per conoscere uno degli antichi paesini da visitare in Sicilia.


Tortorici, Sicilia da Vedere
Panoramica di Tortorici. Museo Centro di Storia Patria dei Nebrodi, Tortorici

Eccoci a Tortorici, a due passi dal monte San Pietro! Ti portiamo in una piccola cittadina conosciuta anche con moltissimi altri nomi: Città delle Nocciole, Città delle Campane e ancora Valle dell’Ingegno, per via delle magnifiche abilità artigiane e contadine e della grande laboriosità che da sempre contraddistingue i suoi abitanti.


Ancora oggi è rinomata per la lavorazione di metalli quali ferro, bronzo, oro e rame e la produzione di campane. Scoprila con noi!


Ecco le 5 cose da fare a Tortorici secondo Tripnacria.



1. Conoscere la storia dei maestri campanari


Di qualsiasi dimensioni esse siano, le campane costituiscono il segno distintivo della cittadina di Tortorici, quello che l'ha resa famosa in tutta la Sicilia e oltre. L’arte campanara ha origini antichissime e rappresentava l’eccellenza del paese tanto che venne tramandata di padre in figlio per moltissimi anni.

Divenuta col tempo una delle principali risorse economiche, è ancora oggi possibile apprendere la sua storia presso l’ultima fonderia rimasta in città: il Museo Fonderia Trusso. Qui potrai ammirare numerose produzioni di campane e apprendere le diverse fasi di fusione.


La fonderia è una tappa obbligatoria se vuoi conoscere l’antica e genuina storia di questo borgo.



Tortorici, cosa vedere sui Nebrodi
Le Campane di Tortorici. Museo Centro di Storia Patria dei Nebrodi, Tortorici

2. Passeggiare per le vie del borgo


"Tortora non canti più sopra quel Noce, come cantavi prospera e felice. Venne la piena e portò via il Noce, e la bella città di Tortorici."

Seppur è certa la fonte secondo cui il borgo sia di origini assai remote, del progetto urbano antico non resta nulla a causa della disastrosa alluvione che, nella notte del 6 giugno 1682, mise in ginocchio Tortorici e la sua economia. In seguito alle inondazioni, furono poi ricostruiti edifici e chiese.

Tra questi ti consigliamo di visitare le chiese di S. Francesco, dell'Assunta, del SS. Salvatore e di S. Nicolò di Bari; il Museo etnofotografico e il Museo di Storia Patria dei Nebrodi.


Se ti trovi a Tortorici nei primi giorni di gennaio poi, sarà emozionante poter sentire i rintocchi profondi della campana storica di ben due tonnellate che, spargendo la sua voce per chilometri, celebra il santo patrono della città, San Sebastiano.




3. Scoprire la Riserva Naturale Integrale Vallone Calagna


Proprio nelle estreme vicinanze di Tortorici si estende la riserva naturale integrale Vallone Calagna, area naturale protetta dal 2000 istituita per lo più per salvaguardare una delle piante endemiche nei Nebrodi dichiarata fortemente a rischio di estinzione: la Petagnia Saniculaefolia.

Tutta la zona, infatti, è rigidamente controllata affinché le condizioni ambientali possano continuare a consentire la sopravvivenza di questa specie rara di pianta.


Questo ambiente ricco di vegetazione e natura incontaminata, ingloba anche un piccolo borgo rurale, Padirà, e resti di numerosi mulini che un tempo pullulavano in zona.



Cosa vedere nel Parco dei Nebrodi, Tortorici. Paesini da visitare in Sicilia
Uno dei Mulini di Tortorici. Francesco Conti

4. Rilassarsi al Lago Trearie


Tra il territorio di Randazzo e quello di Tortorici, troverai il lago Trearie. È uno dei laghi più alti di Sicilia, per questo potrai avere la possibilità di ammirarlo in parte ghiacciato. È incastonato tra tre rilievi: il monte Trearie, il monte Solazzo e il poggio Cartolari. Tra la vegetazione che lo circonda scoverai abeti, faggi e pioppi neri, oltre a germani reali e aironi cenerini che vivono nelle acque del lago.




5. Assaggiare la Pasta Reale


I più golosi non potranno resistere ad uno dei dolci più antichi di Sicilia: la pasta reale, il cui nome deriverebbe dalla forma di corona frastagliata che assume dopo la.

La pasta reale è, per sfortuna, poco noto al di fuori della sua città natale, ed è preparato con nocciole rigorosamente dei Nebrodi, tritate e tostate, zucchero ed acqua.

L’ottima qualità delle nocciole e la mescolanza a regola d’arte di tutti gli ingredienti fanno sì che ne venga fuori un biscotto croccante che si scioglie in bocca: noi ne andiamo matti!


Pasta Reale di Tortorici, cosa mangiare in Sicilia
La Pasta Reale, l'unica originale di Tortorici. Dal web



 

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