La Sicilia è conosciuta in tutto il mondo anche per le sue eccellenze enogastronomiche, come l’arancino o arancina, il cannolo e la cassata. Esistono, però, molte altre specialità meno note.
La Sicilia è una terra che ha molto da offrire a chi ama scoprire luoghi ricchi di storia e tradizioni culturali. L’avvicendarsi delle civiltà e le diverse dominazioni che hanno caratterizzato la sua storia l’hanno resa un amalgama perfetto di culture, stili, tradizioni che convivono armoniosamente e caratterizzano la sua identità unica e irripetibile. Tra queste non possono certo mancare quelle culinarie.
Le peculiarità territoriali, caratterizzate dal suolo vulcanico del catanese, ma anche dalle distese carsiche dei vigneti, come dalla costa lungo tutto il perimetro dell’isola, hanno reso la Sicilia luogo perfetto per la proliferazione di ineguagliabili prodotti tipici della terra, come del mare. Ingredienti genuini e pot pourri di sapori che fungono da base ideale per l’ampia gamma di ricette tipiche del posto.
La Sicilia, infatti, è conosciuta in tutto il mondo anche per le sue eccellenze enogastronomiche, come l’arancino, o arancina, il cannolo e la cassata. Esistono, però, molte altre specialità meno note, custodite gelosamente da singole località e tramandate di generazione in generazione solo oralmente, all’interno delle famiglie. Si tratta di piatti particolari e fortemente radicati nel contesto, che si possono assaggiare solo recandosi in località precise.
Vale dunque la pena organizzare un viaggio in Sicilia e costruire il proprio personale itinerario enogastronomico, alla scoperta dei sapori tipici di questa terra. Basta solo prenotare uno dei tanti traghetti Sicilia, fissare le diverse mete da toccare e costruire un tour che soddisfi mente, occhi e palato. Proviamo allora a conoscere più da vicino alcuni piatti tipici più insoliti della Sicilia, così da valutare se può essere interessante assaggiarli o meno.
Sfoglio di Polizzi
Questo dolce tipico dell’area centro settentrionale della Sicilia ha una storia molto antica e legata a doppio filo con i festeggiamenti del santo patrono di Polizzi.
Furono le suore del monastero di Santa Margherita, nel lontano 1600, a creare questa squisita torta fatta con pasta frolla e un cuore morbido a base di tuma, cannella e cioccolato.
Difficilmente si potrà trovare questo dolce nelle pasticcerie palermitane più chic, ma visitando queste zone senza dubbio si potrà essere catturati dal suo inconfondibile profumo.
Sfincione
Tra le ricette di nicchia, forse quella dello sfincione è la più nota. Possiamo anche definirla come la focaccia siciliana per eccellenza, anche se questa definizione potrebbe non essere molto adeguata.
Si tratta di una pasta lievitata cotta nel forno e farcita con salsa di pomodoro, origano, alici e caciocavallo, oltre che cipolla. Già molto saporita nella sua versione base, può essere arricchita in mille varianti, tra i chioschi e le bancarelle dei mercati palermitani. Proprio qui ha avuto origine ed è stata declinata per assecondare i più disparati gusti.
Busiate e agghia pistata
Le busiate con agghia pistata prendono il nome dalla salsa tipica con cui viene condito questo formato di pasta tutto siculo. Si tratta di una sorta di bucatini insaporiti con un pesto a base di aglio, di qui il nome della salsa, pomodoro, mandorle e basilico. Tutto chiaramente pestato nel mortaio.
La ricetta può ricordare il pesto alla genovese, di cui mantiene alcuni ingredienti, come il basilico e l’aglio, ma è stata adattata ai prodotti freschi e tipici di questa terra, come mandorle e pomodoro.
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