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  • Immagine del redattoreChiara Proietto

Perché visitare Montalbano Elicona: alla scoperta del borgo della Stonehenge siciliana

Aggiornamento: 6 dic 2022

Tra i borghi più belli d’Italia c’è proprio lui, un piccolo e affascinante centro medievale tra i Nebrodi e i Peloritani. Visitiamolo insieme: ecco cosa vedere a Montalbano Elicona.


Castello di Montalbano, Montalbano Elicona cosa vedere
Montalbano Elicona e il suo castello

Esiste un borgo tra i Nebordi e i Peloritani che pare essere un tutt'uno con la roccia sulla quale è stato costruito, talmente bello da sembrare un presepe anche quando Natale non è. Se poi mettiamo pure che nel 2015 è stato proclamato Borgo più bello d'Italia, è proprio impossibile non metterlo nella lista dei posti da vedere in Sicilia.


Ti presentiamo Montalbano Elicona, il borgo medievale di cui stai per innamorarti.


Noi di Tripnacria ne siamo rimasti rapiti. A renderlo incantevole è proprio la sua conformazione: il piccolo borgo prende vita ai piedi di un'altura dove sorge il Castello di Montalbano, tra pascoli, boschi e altipiani. Le piccole case di arenaria sono tutte appollaiate le une sulle altre e si srotolano fino in cima all'altura.


Perché visitarlo? Perché le cose da fare e le cose da vedere a Montalbano Elicona sono tantissime; ma non perdiamo altro tempo, andiamo a scoprirle una ad una.





Il Castello di Montalbano


Uno dei simboli del borgo non poteva essere che lui: il Castello di Montalbano. Fu costruito intorno al 1200 da Federico II di Svevia come fortezza e si evolse dopo il 1302 a residenza reale per volere di Federico II d'Aragona.

Non rinunciare per niente al mondo di passeggiare per le sue sale e le sue torri.


All’interno del Castello di Montalbano, due sale sono adibite a museo: si tratta del Museo delle armi e quello della musica, entrambi molto interessanti e utili per capire gli antichi interessi dell’uomo montalbanese.



Castello di Montalbano, Sicilia da vedere
Sala Museo delle armi, Castello di Montalbano

Il museo storico-fotografico


Com'era e com'è Montalbano Elicona te lo racconta invece il Museo Storico-fotografico Eugenio Belfiore. Qui sono conservati più di 200 scatti nei quali è racchiusa interamente la vita del piccolo borgo: la quotidianità, gli usi e le tradizioni, le feste di paese, i volti e i paesaggi sono tutti raccontati da queste fotografie, alcune risalenti alla fine del 1800.




Le Chiese


Da quella dello Spirito Santo a quella di Santa Caterina d'Alessandria, tutte, ma proprio tutte le chiese di Montalbano ci confermano lo spirito medievale del posto. Non vogliamo descrivertele una per una, vogliamo consigliarti di perderti tra i vicoli di pietra così da poter scovarle da solo.


Ti accenniamo qualcosa solo sulla Chiesa Madre, dedicata a San Nicola; non perché sia più bella o interessante delle altre, ma perché è l'unica a non essere del tutto solo medievale. Infatti risale al XII secolo, ma fu rinnovata e abbellita dal campanile nel 1645. Negli anni ‘90 infine è stata elevata al titolo di Basilica minore, pensa un po', da Papa Giovanni Paolo II.




Chiesa madre di Montalbano Elicona
Chiesa Matrice Santa Maria Assunta e San Nicolò Vescovo

I Megaliti dell’Argimusco


Tutto il territorio che circonda Montalbano Elicona è magico. A dimostrarcelo è l'Altopiano dell'Argimusco, uno spazio incantato e avvolto da sempre nel mistero. L'Argimusco, definito anche la Stonehenge siciliana, è un insieme di megaliti, rocce che nel corso del tempo a causa dell’erosione hanno preso sembianze antropomorfe e zoomorfe: un’aquila, una vergine che prega, l’alchimista e le sessualità maschili e femminili.


Altre ipotesi sostengono che queste rocce siano state utilizzate dall'uomo in antichità come vero e proprio calendario naturale per osservare l'alternarsi delle stagioni e le costellazioni. Qualunque sia la verità, è sicuro che questo è un luogo unico, capace di trascinarti nella sua atmosfera mistica a prima vista.


Se vuoi scoprire l'Argimusco e il territorio di Montalbano Elicona, ti consigliamo di provare questa piacevolissima esperienza in quad proposta da The Island of Wonders.




Rocche dell'Argimusco
I Megaliti dell'Argimusco, la Stonehenge Siciliana

Il Bosco di Malabotta


Poco lontano dal centro di Montalbano, ecco un altro piccolo angolo incantato che comprende anche il sito dell'Argimusco: la riserva Naturale Orientata Bosco di Malabotta, un’area protetta popolata da specie tra le più antiche di Sicilia. Tra queste trovi i Patriarchi del bosco, alberi di Cerro centenari che raggiungono fino i 2 metri di diametro. Ricordati che nel bosco sei loro ospite!


Per scoprire tutti i segreti del bosco, puoi dare un'occhiata ad un'escursione trekking proposta da The Island of Wonders.





La Fontana Tirone


A Montalbano si trova anche un luogo per lo più sconosciuto e leggendario. Si tratta di una semplicissima fontana, la Fontana Tirone, dalla quale sembra sgorgasse in passato un'acqua miracolosa. Proprio così.

Si racconta che, grazie ad alcune sostanze presenti nell'acqua, questa sia stata in grado di guarire la Gotta, una malattia nella quale ci si imbatteva dopo belle scorpacciate di dolci ed alcool. L'acqua miracolosa avrebbe guarito dalla “malattia dei re” anche Federico II d'Aragona.

Tu te la bevi questa storia?



Le Tholos


Sparse per le contrade del borgo e nei suoi dintorni, potrai notare alcune costruzioni, circa 100 in tutto il territorio, piccole e semplici simili ad igloo e caratterizzate da muri a secco, cupola e nicchie. Questi edifici circolari prendono il nome di “tholos” (dal greco “cupola”) e si pensa possano essere state originariamente delle costruzioni funebri. Prova a scovarle tutte.



Itinerario delle Tholos
Itinerario delle Tholos

Il Presepe Vivente


Con l'arrivo del Natale, Montalbano diventa davvero un presepe: un presepe vivente.

Nel quartiere più antico del borgo, il Serro, da ormai circa 20 anni prende vita il più bel presepe vivente della Sicilia che riporta al presente non solo il momento della natività, ma anche la vita quotidiana del tempo e gli antichi mestieri. Tra i vicoletti di pietra potrai allora scovare il panettiere, il mugnaio, il pastore e le vecchie signore che filano la lana. Davvero un bel quadretto!



I Prodotti tipici


Siamo nel cuore dei Nebrodi, puoi quindi non assaggiare i prodotti tipici del posto? La risposta è ovviamente no. Te ne consigliamo una carrellata: gli insaccati e il salame di suino nero dei Nebrodi, la provola DOP dei Nebrodi, unica e squisita, i maccheroni con sugo di maiale, i legumi e il buonissimo pane casereccio il cui profumo viene sprigionato fuori da tutti i forni locali.

Cosa si può desiderare di più?







Siamo riusciti a suscitarti interesse su questo luogo? Allora dai un'occhiata al Weekend sui Nebrodi in Chalet in cui è compreso.

 

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1.170 visualizzazioni2 commenti

2 Comments


francescorubbino
Apr 12, 2021

E' molto suggestivo. Ogni anno passo passo da lì per andare a mare fermandomi molte volte. Peccato per la strada. Non si capisce come gli Amministratori del tempo non se ne sono occupati.

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Chiara Proietto
Chiara Proietto
Apr 12, 2021
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Ha ragione! Nonostante tutto ne vale la pena andare, poi si è ricompensati! 🙂

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